Partenza: Bagni di Màsino (m 1172).
Itinerario automobilistico: da Morbegno seguire la SS 38 verso Sondrio. Appena attraversato il ponte sul Màsino, svoltare a sx (5 km a E di Morbegno) e seguire la SP 9 della val Màsino fino al suo termine: i Bagni di Màsino (2 km oltre l'abitato di San Martino). Poco prima dell'impianto termale vi è sulla sx uno spiazzo sterrato in cui si può lasciare l'auto.
Itinerario sintetico: Bagni di Màsino (m 1172) - Corte Vecchia (m 1405) - alpe Zoccone (m 1899) - rifugio Gianetti (m 2534) - pizzo Badile (m 3308) - pizzo Cengalo (m 3369) - rifugio Gianetti (m 2534) - Bagni di Màsino (m 1172) .
Tempo per l’intero giro: 14 ore.
Attrezzatura richiesta: scarponi, casco, 30 m di corda e imbraco. Ramponi e piccozza sono indispensabili con neve residua sulla via o nel canale che porta in cresta sul Cengalo (informarsi al rifugio Gianetti - 0342/645161).
Difficoltà/dislivello in salita: 4+ su 6 / oltre 2700 m.
Dettagli: PD il Badlile e f+ il Cengalo. Passi su roccia fino al III+ grado. Non sottovalutate la lunghezza del giro e il dislivello.
Mappe:
- Val Màsino - carta escursionistica, 1:30000;
- CNS n.268 e n.278, 1:50000;
- Kompass n.92, Valchiavenna e Val Bregaglia, 1:50000.
La testata della val Porcellizzo con al centro Badile e Cengalo dalla casera Zoccone. |
La via normale al pizzo Badile e il rifugio Gianetti. |
Ai piedi del pizzo Badile. |
In vetta al pizzo Badile. |
La val Bondasca dalla vetta del pizzo Badile. |
Una mano a chi non ce la fa da solo. |
Panorama dalla vetta del Badile. |
Traversando ai piedi delle pareti S di Badile e punta Sertori. |
Badile e punta Sertori dai pressi del colle del Cengalo. |
In vetta al Cengalo vi sono impressionanti cornici costituite da blocchi di granito, sotto cui la parete precipita per oltre 1000 metri. |
Christian in vetta al Cengalo. |
Complimenti, voglio fare questo giro domenica!
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