Bella e classica gita (BSA) da 1700 metri di dislivello positivo e tanto sviluppo partendo con gli sci da Vedello. La neve era polverosa dall'alpe Caronno in sù, sotto una schifosissima crosta (dove ce n'era), poi lungo la strada mi son lasciato scivolare a valle senza neppure tentare di dare una parvenza di dignità alla mia sciata.
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Dall'alpe Caronno, il tracciato per il pizzo Brunone. |
Parto da solo alle 11 di mattina da
Vedello (m 1032) e dopo aver raggiunto la diga di Scais e l'alpe Caronno, mi porto in sx idrografica del torrente e, insistendo a E, in fondo alla piana salgo un boschetto che mi fa accedere nel grande catino ai piedi dell'avancorpo O del Brunone. Sopra la mia testa fa capolino il rifugio Mambretti.
Presa la valletta alla mia dx (SE), faccio tanti zig zag, per poi entrare a sx nel vallone a S della costiera del Brunone. La neve pare molto stabile e mi fa pensare che forse i giorni a venire saranno ideali per tentare qualcosa di ripido. Per cui, mentre ultimo la salita, rovisto nel cassetto dei miei progetti e cerco di capire quale, nonostante il mio scarso allenamento e la mancanza del mio amico Caspoc', potrò tentare per primo.
Tornando alla gita di oggi, non c'è niente di difficile, solo un po' ripida (35°) l'uscita nell'anfiteatro conclusivo (sx). Una volta sullo spartiacque con il vallone di Scais, proseguo (E) sulla dorsale di neve polverosa fino alla cima del
pizzo Brunone (m 2728, ore 4:30) che non è poi così evidente in quanto è il dosso poco pronunciato che costituisce la massima elevazione della lunghissima dorsale che divide la valle del Brunone da quella di Scais.
Sono solo, non c'è anima viva e solo nel vallone di Scais vedo tracce di sci, che però si fermano prima della base del Redorta.
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Panorama sul vallone di Scais dalla cresta sommitale del Brunone. |
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Primo maiale in vetta al Brunone. Alle mie spalle il Redorta. |
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Primo maiale in vetta al Brunone. Sullo sfondo le vette di val Masino. |
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In alto, niente male la neve! |
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