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Il tracciato per la vetta del Corno Stella dalla val Cervia e lungo la cresta N. |
A cavallo tra la val Brembana, la valle del Livrio e la val Cervia si trova una delle vette più famose delle Orobie: il Corno Stella. Nessuna difficoltà alpinistica, nè altro di particolare, se non il vasto paesaggio che l'ha resa una meta ambita.
L'ampiezza dell'orizzonte è data dalla lontananza di cime elevate, che ne fanno un osservatorio privilegiato.
L'accesso al Corno Stella dalla Valtellina è molto lungo e poco adatto allo scialpinsimo, in quanto le valli del Livrio e Cervia presentano lunghi tratti pianeggiati e minacciati da ripidi valloni dove precipitano grandi valanghe.
Lo scarso innevamento di questa fine d'autunno, tuttavia, riduce il pericolo delle valanghe e permette di avvicinarsi di molto con l'auto alla meta.
Non avevo mai percorso la carrozzabile della val Cervia e devo dire che avrei preferito fare a piedi i 16 km che da Cedrasco portano ai m 1700 dove il Panda di Giovanni s'è arenato, in quanto il tracciato è molto esposto e con tratti ripidissimi e senza protezioni. Se a ciò si aggiungono alcune liste ghiacciate, si può capire come il viaggio sia stato un po' angosciante.
Tornando alla gita, lasciata l'auto in uno spiazzo poco dopo il ponte, abbiamo seguito la carrozzabile innevata fino a un primo dosso e alle ultime baite della val Cervia. Qui l'idea di salire per la normale (cresta O - infestata da scialpinisti provenienti da Foppolo) mi attira ben poco e subito tutti sono d'accordo nel percorrere il vallone a N della vetta che, dopo un ripido canale, porta alla cresta N a 120 metri dalla vetta.
Nessuno di noi ha mai messo naso in quella valletta laterale e ciò da fascino alla nostra salita.
Inversione dopo inversione prendiamo quota disegnando il pendio. Un piano intermedio a circa m 2400 anticipa il ripido canale conclusivo. Mentre lo risaliamo con risvolte sempre più strette ecco che le tutine aderenti bergamasche che mezz'ora fa calavano urlanti da Foppolo in val Cervia, compaiono lungo le nostre tracce. Sono ben in 8 che approfittano della traccia battuta a fatica e, come spesso accade, già so che ci raggiungeranno in vetta per scendere al volo (mentre a noi piace godere del panorama) e ci triteranno tutti i pendii.
A 100 metri dal valico perdo le pelli e l'ultimo pezzo del canale (40°) lo risalgo a piedi. A ruota gli altri.
Qualche problemuccio lo trovo ad abbattere la cornice e sbucare nella soliva alta valle del Livrio.
Qui il vento da un po' fastidio, ma la calda luce del sole rincuora e regala energie sufficienti per scalinare la cresta N fino in vetta. Quest'ultimo tratto è un po' ripido (circa 45°), ma la neve cartonata lo rende facile.
La croce di vetta del
Corno Stella è presto accanto a noi (
m 2621, ore 3). Che paesaggio!
Neppure il tempo di tagliare due fette di salame che inizia l'arrivo delle tutine che già ambiscono a tritare il pendio NE ancora vergine.
Maledizione. Via le pelli e giù per godermelo per primo. Mangerò più in basso. Mica abbiamo battuto traccia per farci fregare la discesa dai parassiti che, a parte il primo di loro - molto gentile-, non paiono per niente riconoscenti dell'agevolazione avuta dal nostro lavoro!
Bei 200 metri a 40° su neve tutto sommato buona e sono in valle del Livrio su un poggio assolato.
Lì mi raggiungono gli altri intramezzati da tutine tritatutto che poi spariscono giù per la via dell'andata e per fortuna non prendono il canale di salita, che rimane tutto nostro per la grandiosa sciata finale.
Che dire. Gran bella scoperta e giornata. Mai avrei pensato di trovare neve tanto bella dopo le delusioni avute in Valmalenco e al Foscagno negli scorsi giorni.
Grazie mille a Giovanni dell'invito!
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Il guado a m 1850. |
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Inversioni sui primi tratti ripidi. |
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In salita. Sullo sfondo la val Cervia. |
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Salita nel vallone a N del Corno Stella. Sullo sfondo il monte Toro. |
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Sul canalino, poco prima di levare gli sci. |
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Si levano gli sci. |
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Ravanando verso la cresta N. |
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Lungo il canalino finale. |
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Lungo il canalino per la cresta N. |
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All'uscita del canalino per la cresta N. |
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Sulla cresta N. |
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Corno Stella - versante NE. Traccia di discesa con gli sci.
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Discesa dalla pala E. 200 metri con pendenze sui 40°. |
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Giovanni in fondo alla pala. |
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In discesa. |
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L'ingresso del canalino. Sullo sfondo la cresta N. |
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In discesa nella parte alta della valle a N del Corno Stella. |
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In discesa nella parte alta della valle a N del Corno Stella. |
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In discesa nella parte alta della valle a N del Corno Stella. |
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Il tracciato visto dal basso. |
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Strana nube sopra il Disgrazia. |
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