DAMMASTOCK (m 3630)
La vetta del Dammastock (m 3630), punta sommitale delle Alpi Urane, vista dalla vetta del Schnestock (m 3608).
Data : 1° Novembre 2013
Partenza : Parcheggio del Belvedere (m 2270 circa) due km circa oltre il passo Furka ( Nei mesi autunnali il passo solitamente rimane chiuso da dopo il tramonto fino al mattino e nel periodo invernale rimane totalmente chiuso al transito ).
Dislivello : 1400 metri per il solo Dammastock. 1500 metri per il concatenamento delle 3 vette. ( In caso di scarso innevamento potrebbe essere necessario aggirare parte del ghiacciaio e aggiungere 50 -100 metri di dislivello per breve risalita e discesa ).
Tempo : 5 ore per il Dammastock - 6 per il il concatenamento delle cime. ( In caso di scarso innevamento i tempi potrebbero dilatarsi, sopratutto per la discesa ).
Difficoltà : BSA ( In presenza di buon innevamento e ghiacciaio coperto la salita al Dammastock rappresenta una lunga traversata su ghiacciaio priva di grosse pendenze ( max 25° solo nel tratto finale ).
Il concatenamento con Eggstock e Schnestock riservare qualche breve e facile tratto alpinistico per il raggiungimento della vetta.
Attrezzatura : kit antivalanga, imbraco. Per sicurezza, soprattutto per Eggstock e Schnestock, potrebbe essere consigliabile portare i ramponi.
La Traccia gps per gentile concessione di Giovanni Rovedatti.
Essendo dei malati di scialpinismo abbiamo deciso di sfruttare gli ultimi giorni di apertura del passo Furka in Svizzera per affrontare questa gita che normalmente viene affrontata a Giugno alla riapertura estiva del passo.
Si tratta di una gita dal grande sviluppo, data la bassa pendenza del ghiacciaio, e ottima soddisfazione, soprattutto se si affronta il concatenamento con le vicine cime- Queste assieme al Dammastock ( vetta principale delle Alpi Urane ) creano la propaggine Nord di questa catena rocciosa che si presenta a Est come una imponente bastionata rocciosa, mentre a Ovest ospita il ghiacciaio del Rodano.
La bastionata rocciosa Est del gruppo del Dammastock vista dal Sustenhorn.
Da sinistra: Galenstock, Tiefenstock, Rhonestock, Dammastock, Schnestock, Eggstock.
La giornata non era partita decisamente bene.
Tempo uggiosa e grigio, con velature alte e nuvole e leggera brezza di vento.
Neve completamente assente nella parte iniziale del ghiacciaio.
Se non avessimo affrontato ore di auto per giungere fino a qui, confesso che forse l'idea di lasciar giù sci e scarponi e andare a fare una passeggiata avrebbe potuto avere il suo perchè.
Infatti dopo aver aggirato il piccolo ristoro, aperto solo in estate, e aver raggiunto, perdendo leggermente quota l'attacco del ghiacciaio l'unica cosa bianca erano i teli per coprire il ghiacciaio....oltre i quali un mare grigio si presentava ai nostri occhi. Una volta raggiunto il ghiacciaio tutto sommato l'assenza di sassi e di crepacci aperti ci ha confortato e abbiamo da subito calzato gli sci attraversandolo tenendoci tendenzialmente sulla parte destra e aggirando di volta in volta alcuni avvallamenti di ghiacciaio. La pendenza qui è molto bassa e lo sviluppo molto
Giunti a questo punto ( m 2550 circa ) abbiamo deciso di portarci tutto sulla destra verso la parete rocciosa per evitare la seraccata, che comunque pareva facilmente superabile.
Abbiamo quindi affrontato un tratto a piedi con una breve discesa e risalita fino a giungere nuovamente all'attacco del ghiacciaio ( m 2700 circa ) che da qui in poi si presentava ben innevato.
Fondo duro coperto da alcuni centimetri ( dai 3 ai 10 in vetta ) di neve fresca.
Abbiamo ripreso dunque quindi il ghiacciaio che pure nella parte alta si presenta sempre con bassa pendenza e all'apparenza infinito....effetto aumentato dall'assenza di luce diretta del sole tanto che da farci sembrare di essere in un deserto bianco.
La via è molto intuitiva dato che si segue la conformazione del ghiacciaio sempre tenendosi nella parte centrale dello stesso. Solo superata la quota dei 3100 metri circa il Dammastock con la sua croce di vetta diventa visibile, mentre alle nostre spalle il panorama si apre sempre di più e l'alta quota assieme alle velature creavano dei fantastici effetti cromatici, che verso il tramonto andranno poi a intensificarsi, ripagando noi fotografi.
Sullo sfondo svettano il Finsteraarhorn (m 4274) a sinistra assieme alle altre vette dell'Oberland.
A questo punto abbiamo deciso di continuare a procedere nel centro del ghiacciaio invece che iniziare a portarci verso il Dammastock, con l'intento di concatenare le cime che assieme ad esso compongono la catena rocciosa che racchiude la parte orientale del ghiacciaio.
Raggiungiamo così l'anticima dell'Eggstock da cui è visibile il resto del nostro percorso.
La vetta dell' Eggstock la si può raggiungere risalendo le roccette della parete Ovest oppure più agevolmente aggirandolo dal lato Sud, non visibile.
Panorama 360° dall'Eggstock.
Da qui aggirando l'anticima del Schnestock se ne raggiunge facilmente la successiva vetta da cui si gode un magnifico panorama sul Dammastock.
Raggiungiamo quindi con gli sci ai piedi il Dammastock e la croce di vetta
Da qui senza ulteriori indugi, mettiamo gli sci e giù per la parete Ovest in bella neve e pendenza ottimale....
Un ultimo sguardo verso il panorama con il Cervino che svetta inconfondibile all'orizzonte retroilluminato dalla luce del tramonto che si avvicina.
Poi giù veloci a riprendere la pancia del ghiacciaio con la pendenza che via via diminuiva fino a spianare decisamente nella parte terminale della parte alta del ghiacciaio. La neve rimaneva ottima e solo la visibilità non ottimale guastava un pò le nostre lievi serpentine.
Togliamo di nuovo gli sci per un breve tratto ripercorrendo l'itinerario di andata fino a riprendere la parte bassa del ghiacciaio dove sciamo su fondo ghiacciato e saltellando tra i vari avvallamenti del ghiacciaio.
E ora che anche il passo dello Stelvio chiude...speriamo che l'attesa della POLVERE duri poco....
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