Siamo sulla montagna più affascinante del gruppo dell'Ortles-Cevedale, nota sul versante altoatesino come Königs-Spitze.
La Suldengrat, ritenuta tra le più belle vie di misto delle Alpi centrali, corre sulla lama di rocce e neve che va dal passo di Solda alla cima del Gran Zebrù: «Devono esserci poche cime in tutte le Alpi con creste di tale lunghezza che dall'inizio alla fine corrono ininterrottamente taglienti ad affilate fra pareti così scoscese che precipitano a destra e a sinistra» - così scriveva Julius Meurer, primo salitore della Suldengrat nel 1879.
Suldengrat - parte alta. |
Partenza: Albergo dei Forni (m 2178).
Itinerario automobilistico: da Bormio si segue la SS 300 del Gavia verso la Valfurva. Si attraversano così Uzza, San Nicolò e Sant'Antonio. Dopo un tratto solitario minacciato dalla frana del Ruinon, una rapida ma esaustiva sfilata di ecomostri fa da sipario a Santa Caterina Valfurva (m 1734, 13 km, servizio bus). All’inizio del paese si prende a sx per i Forni, lungo una stradella asfaltata ma ben presto alquanto ripida e stretta. Ci si addentra così nella valle dei Forni fin nei pressi dell’Albergo dei Forni, dove si trovano estese aree di parcheggio (6 km).
Itinerario sintetico: Albergo dei Forni (m 2178) - rifugio Pizzini/Frattola (m 2700) - colle delle Pale Rosse (m 3379) - passo della Miniera (m 3353) - passo di Solda (m 3427) - Gran Zebrù (m 3851) - colle della Bottiglia (m 3293) - rifugio Pizzini/Frattola (m 2700) - albergo dei Forni (m 2178).
Tempo previsto: 14 ore per l'intero giro.
Attrezzatura richiesta: corda (almeno 45 m qualora si volessero effettuare le calate sulla normale), 3-4 fettucce, un paio di moschettoni, 2 chiodi da ghiaccio, piccozza, ramponi, imbraco e casco.
Difficoltà/dislivello: 5- su 6 / oltre 2000 metri.
Dettagli: Alpinistica D-. Itinerario molto lungo e, nella parte più difficile, poco proteggibile. Richiesta ottima conoscenza della progressione alpinistica in conserva su cresta. Pendii di neve/ghiaccio fino a 45°-50°, passi su roccia (talvolta molto friabile) di II, III e IV. Ambiente isolato e grandioso. Assolutamente da non sottovalutare la discesa per la via normale.
Mappe:
- Tabacco n. 08 - Ortles/Cevedale,1:25.000;
- Kompass n. 72 - Ortles/Cevedale, 1:50.000.
Oggi, in condizioni invernali, ci siamo stati io, Giorgio e Andrea. Tutta la cresta da battere, ma condizioni e paesaggi davvero emozionanti.
La relazione completa la trovate sul n.30 de LMD, qui di seguito eccovi un po' di foto della nostra salita. La prima serie è realizzata con pentax k3 e sigma 8-16mm, mentre la seconda con ricoh gr, una compatta con sensore apsc e focale fissa da 28mm. Un ottimo acquisto!
Sull'onda del nostro entusiasmo, il Caspoc è stato su il 2.9 a rifare la via da solo. Ho visto le foto e le condizioni non sono per niente migliorate. Sarà ora di preparare gli sci?
Sull'onda del nostro entusiasmo, il Caspoc è stato su il 2.9 a rifare la via da solo. Ho visto le foto e le condizioni non sono per niente migliorate. Sarà ora di preparare gli sci?
Verso il colle delle Pale Rosse. |
Appena al di là del colle delle Pale Rosse. Sullo sfondo la cima delle Pa le Rosse. |
Ghiacciaio della Miniera verso il passo della Miniera. |
Suldengrat - nei pressi del Nido d'aquila, avamposto degli Alpini durante la Prima Guerra Mondiale. Quello dei rivali austriaci si trovava proprio in vetta al Gran Zebrù. |
Una rampa ripida fa accedere all'ultimo tratto di cresta, nevosa ed esposta. |
Quasi in vetta! |
La Suldengrat dal passo della Miniera. Questa e le successive foto le ho fatte con la Ricoh GR. |
Salendo al passo di Solda. Stiamo facendo i cretini perchè la rampa nevosa non è affatto ripida (40°). |
Suldengrat: sul primo tratto della cresta, quello che porta alla spalla di quota 3645. Passi di II e III. |
Tutto sparato di neve e ghiaccio. |
Verso il testone di quota 3645. |
Nella parte centrale pianeggiante si trovano le maggiori difficoltà nell'aggirare da S (dx) alcuni blocchi che ostruiscono la cresta. |
Suldengrat, parte centrale. |
Per vedere il sole dobbiamo aspettare di tornare ai Forni! Guardate come il ghiacciaio è quasi tutto coperto di neve fresca. |
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