Itinerario automobilistico: percorrere la ss38 fino all'uscita "le Prese" , situata tra Bormio e Sondalo. Entrare a Le Prese e prendere la strada a destra in salita per Frontale - Fumero - Val di Rezzalo. Procedere per 6,5 km, superare una breve galleria a corsia unica non illuminata, attraversare l'abitato ed entrare, su strada sterrata, in val di Rezzalo fino agli evidenti parcheggi dove termina la strada aperta al pubblico.
Itinerario sintetico: Fontanaccia (m 1500 ca.) - imbocco del canale (m 1600) - passo del Maurone (m 2649) - baite di Pontela (m 1600) - Fontanaccia (m 1500 ca.)
Difficoltà/dislivello in salita: 3 su 6 / 1150 m.
Tempo previsto: 2 ore e mezza / 3 per la salita.
Attrezzatura richiesta: da scialpinismo, kit antivalanga.
Dettagli: BSA. Il canale, almeno negli 800 metri finali, mantiene una pendenza costante tra i 30 - 35°. Probabilmente superandoli nel breve restringimento centrale. Da affrontarsi solo con neve assestata e a canale già scaricato. Fare molta attenzione alle possibili scariche anche dai pendii e barre rocciose laterali.
P.s. il canale è accessibile solo previa autorizzazione degli spolveratori locali. Onde evitare spiacevoli gomme tagliate :-).
Quando percorsi questo ripido canale nell'autunno del 2009 non avrei mai pensato che un giorno sarei sceso di li con gli sci. Ma all'epoca non li avevo ancora nemmeno mai calzati :-).
Dal 2011 non credo di essere mai entrato in val di Rezzalo, in inverno, senza rivolgere un pensiero a quel canale, ben visibile anche dalla strada, in prossimità delle baite della Pontela, all'inizio della valle.
Son passati 3 anni, ma finalmente l'occasione è arrivata. Il meteo non è stato favorevole e lungo la parte finale del canale sono intercorsi problemi alle pelli che mi hanno costretto a procedere immerso nella neve per oltre 100 metri, con Diego, solidale :-), a ruota.
Ma eravamo forti della traccia guida di Dario e Igor sopra di noi e soprattutto eravamo tutti e 4 polverosi ad oltranza. Nebbia e vento nella parte alta del canale, pantaloni e guanti in pile bagnati e congelati, neve sparsa sulla macchina fotografica non mi hanno permesso grandi scatti...ma oggi siam qui per domare il canale, per le belle foto rimando alla prossima avventura.
Son passati 3 anni, ma finalmente l'occasione è arrivata. Il meteo non è stato favorevole e lungo la parte finale del canale sono intercorsi problemi alle pelli che mi hanno costretto a procedere immerso nella neve per oltre 100 metri, con Diego, solidale :-), a ruota.
Ma eravamo forti della traccia guida di Dario e Igor sopra di noi e soprattutto eravamo tutti e 4 polverosi ad oltranza. Nebbia e vento nella parte alta del canale, pantaloni e guanti in pile bagnati e congelati, neve sparsa sulla macchina fotografica non mi hanno permesso grandi scatti...ma oggi siam qui per domare il canale, per le belle foto rimando alla prossima avventura.
Il Percorso:
Dalla Fontanaccia è possibile attraversare il ponte sul Rezzalasco e inoltrarsi nel rado bosco risalendo la valle verso sinistra, in direzione SE, andando ben presto ad imboccare l'alveo innevato del torrente Rezzotemporivo che percorriamo seguendo la linea di salita e sponda più conveniente. Superata questa prima parte entriamo nel canale vero e proprio, che inizialmente si presenta abbastanza largo.
Delimitato a sinistra da delle coste rocciose e a sinistra da dei pendii, comunque abbastanza ripidi, che possono anche rappresentare una via di risalita alternativa. Via via che si guadagna quota la larghezza del canale diminuisce e la pendenza aumenta, andando a superare i 30° iniziali.
Giunti circa a metà canale una grosso dente roccioso lo divide praticamente in due. Noi imbocchiamo quello di sinistra, che rappresenta il punto più stretto e ripido della salita (>35°).
Superato il restringimento, il canale, sempre con percorso obbligato, torna a farsi più largo, mantenendo comunque una pendenza sostenuta (30 - 35°).
Delimitato a sinistra da delle coste rocciose e a sinistra da dei pendii, comunque abbastanza ripidi, che possono anche rappresentare una via di risalita alternativa. Via via che si guadagna quota la larghezza del canale diminuisce e la pendenza aumenta, andando a superare i 30° iniziali.
Giunti circa a metà canale una grosso dente roccioso lo divide praticamente in due. Noi imbocchiamo quello di sinistra, che rappresenta il punto più stretto e ripido della salita (>35°).
Superato il restringimento, il canale, sempre con percorso obbligato, torna a farsi più largo, mantenendo comunque una pendenza sostenuta (30 - 35°).
La fine del canale sembra ormai prossima, ma il pendio è ingannevole e i dietrofront necessari sono ancora numerosi prima di poter guadagnare il passo e pregustare la discesa.
La discesa avviene lungo il percorso di salita, fino alla parte bassa del canale. La neve è bellissima quest'oggi, condizione abbastanza rara in questo canale, e nonostante la visibilità prossima allo zero qualche foto la portiamo a casa, prima di mettere via la macchina nello zaino e godermi anche io la meritata discesa.
Nella parte bassa del canale è consigliabile portarsi verso destra, prima di finire nell'alveo del torrente, entrando invece nel bosco di larice che ci congiunge con i prati sopra le baite della Pontela. Da qui guadagniamo la strada innevata della val di Rezzalo, che in poco più di un km ci porta nuovamente all'auto. La variante di discesa è facilmente percorribile anche in salita, senza possibilità di errore, data l'evidenza del canale dalla strada.
Nella parte bassa del canale è consigliabile portarsi verso destra, prima di finire nell'alveo del torrente, entrando invece nel bosco di larice che ci congiunge con i prati sopra le baite della Pontela. Da qui guadagniamo la strada innevata della val di Rezzalo, che in poco più di un km ci porta nuovamente all'auto. La variante di discesa è facilmente percorribile anche in salita, senza possibilità di errore, data l'evidenza del canale dalla strada.
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