domenica 27 dicembre 2015

Corna Brutana (m 3059)

La Corna Brutana è una cima trifida che si sviluppa su una costiera perpendicolare alla catena montuosa Vetta di Ron – Corna Mara. Il suo nome deriva dalla cattiva consistenza degli gneiss di cui è fatta. La massima elevazione è di m 3059 e appartiene alla Punta Settentrionale, quella dove si trova anche l'ometto più vistoso e d il libro di vetta.


Partenza: Boirolo (1570)
Itinerario automobilistico : Sondrio - Tresivio – Pra Domaso (ex sanatori) - Boirolo
Itinerario sintetico: Boirolo – Santo Stefano- Rogneda – Bocch. N di Rogneda (m 2657) - Canale Orientale - Corna Brutana (m 3059) - discesa dalla parete S – Rogneda - Boirolo.
Tempo previsto: 4/5 ore per la vetta - 7/8 per tutto il giro
Dislivello/difficoltà: 1550 mt / 4+ su 6 (PD, passaggi di II°+)
Attrezzatura richiesta:  Corda, imbraco, fettucce, piccozza e ramponi.

Mappe: 
- Kompass n.93 - Bernina-Sondrio, 1:50000
- CNS n.278 - Monte Disgrazia, 1:50000







Da Boirolo (m 1570) appena sopra lo spiazzo per il parcheggio è possibile abbandonare la strada ( chiusa al traffico non autorizzato ) e prendere il sentiero che risale dapprima i prati e dopo aver incrociato nuovamente la strada si addentra nel bosco fino a ricongiungersi definitivamente alla strada. 
Da qui sempre su buona pendenza risaliamo fino a Rogneda con la strada che lascia spazio a un sentiero (quota 2200 metri circa, 1h 10'

 

che via via lascia a sua volta spazio alla ganda. 



Senza via obbligata attraversiamo questo tratto tra ganda, pendii erbosi e tratti di sfasciume fino a guadagnare la bocchetta N di Rogneda (m 2657, 2h 15'). 



Da qui seguiamo dapprima la traccia di sentiero per poi risalire il pendio sempre tra ganda e sfasciumi puntando la parete S-E della Corna Brutana. Giunti a un piccolo scollinamento (siamo a circa 2850 metri, 2h 45')  il nostro canale Est diventa visibile.




Calzati i ramponi ci apprestiamo a risalire i 100-150 metri di canale (40-45°). In cima al canale (siamo a poco più di 3000 metri, 3h 15') ci troviamo a S la cima meridionale, ma dopo una pausa e alcune foto panoramiche ci dirigiamo verso la Vetta Settentrionale (m 3059, 4h) che raggiungiamo seguendo intuitivamente la linea migliore con qualche passaggio alpinistico (PD, II°+) e qualche tratto esposto.





Dopo una buona pausa dalla vetta scendiamo dalla parete Sud spostandoci inizialmente in direzione SO e seguendo poi la via più agevole, infilandoci via via in un abbastanza evidente canale, prestando attenzione soprattutto alla caduta di sassi e ad alcun tratti alpinistici ( PD, I °/ II°). Il tratto più impegnativo è stato il conclusivo con alcuni passaggi nuovamente di II°+.




Giunti alla base della parete  ci troviamo nuovamente su sfasciumi e discendiamo la valle facendo attenzione all'erba scivolosissima (che mi ha permesso di testare con successo anche su questo terreno i ramponcini Nortec ) e a non sbagliare la via data la presenza di zone esposte e bastionate rocciose ( vedi foto iniziale ). 

www.facebook.com/G.Meneghello.Photographer

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