sabato 22 settembre 2018

Tre giorni sulle vette di val Masino e val Codera: Cavalcorto, Disgrazia e punta della Trubinasca

Tre giorni di scalate tra val Masino e val Codera per celebrare l'arrivo dell'autunno, dormendo in auto o all'addiaccio e salendo tre splendide cime, per itinerari di rado frequentati.


• 20 settembre: cima del Cavalcorto (m 2763) dai Bagni di Masino (alpinistica F, passi di II)
© swisstopo.ch

Il Cavalcorto visto dalla cima d'Arcanzo

Carlo sale gli ultimi metri per la vetta
 • 21 settembre: monte Disgrazia (m 3678), partendo da Predarossa in traversata dal passo di Cassandra alla sella di Pioda (AD, passi di III+). La sola traversata per cresta richiede almeno 7 ore.
© swisstopo.ch
L'itinerario della lunga  traversata visto dalla punta settentrionale dei Corni Bruciati. Quella di dx è la cresta SE, mentre quella di sx (NO) è la via normale dalla val Masino.
Lungo la cresta SE verso la cima maggiore del Digrazia. Alle spalle di Carlo la cima centrale e la cima orientale appena salite. 

Carlo esulta dai pressi del bivacco Rauzi. Alle sue spalle l'ultimo aereo tratto della cresta SE dove, con neve come oggi, si rendono necessarie (o meglio molto convenienti) due calate in corda doppia.

• 22 settembre: punta della Trubinasca (m 2998) per la cresta S partendo dai Bagni di Masino e passando per il passo di Porcellizzo (D; lo spigolo, 5 lunghezze di corda, ha passi di IV+)

© swisstopo.ch
Carlo e Clio verso il rifugio Gianetti.

La punta della Trubinasca dai tre laghi pro e margino glaciali lasciati dal disfacimento del ghiacciaio di Sivigia. Raggiungeremo la vetta per l'esile ed esposta cresta di dx, arrampicando dalla sella nota come Forcola della Punta. 5 tiri di corda con passaggi di IV+ (camini, diedri e placche) anche molto esposti. Le soste sono attrezzate con anelli cementati e la roccia è a tratti un po' friabile.
Guide e manuali hanno propagato negli anni (aihmè oltre 70 dalla Aldo Bonacossa, Guida dei monti d'Italia. Masino Bregaglia Disgrazia, CAI - TCI, Milano 1936!) una fantasiosa relazione riguardo a questo spigolo di granito di rado percorso, affermando che sia "senza particolari difficoltà" (viene gradato come la via normale da S al pizzo Badile)!
Interessare notare come invece Luigi Brasca, Guido Silvestri, Romano Balabio, Alfredo Corti, Guida dei monti d'Italia. Alpi Retiche Occidentali, CAI, Brescia 1911 riporti una corretta descrizione dell'itinerario.

Carlo, Cloe e Alfredo Corti in vetta; è il tramonto e dopo le calate notturne con 1 solo frontalino funzionante in 3, bivaccheremo all'addiaccio ai piedi della cengia/canale per la Forcola della Punta, attendendo lì, a m 2700, il chiarore del giorno.
Lo splendido tramonto.

Calate lungo lo spigolo all'imbrunire.

Calata notturna.
L'alba in val Codera, dove le nebbie nascondono il fondovalle.



Pure al passo Porcellizzo la situazione è analoga, ma il tepore del sole ci permette di recuperare un po' di sonno...
distesi come pelli di orso su una cengia a quasi m 3000


Eccovi il video, girato e montato da Carlo Barilani che riassume questa 3 giorni: