giovedì 14 febbraio 2019

Monte Arpesel (m 2756)


Il monte Arpesel è la prima cima del divisorio tra val Grosina Occidentale e val Grosina Orientale, visibile anche dalla SS 38.

Nel salirvi si può compiere un remunerativo anello di oltre 20 chilometri che, partendo da Fusino, sale il monte Arpesèl dalla sua spalla SE, ne scende per il vallone omonimo - a N -, e si chiude con una scivolata lungo la strada della val Grosina Orientale. Una gita senza alcun grave problema alpinistico e che attraversa un'ampia moltitudine di ambienti.


In vetta al monte Arpesel. Sullo sfondo il Sasso Campana.


Partenza: bivio Vermulera/Eita (m 1670 ca.).
Itinerario automobilistico: entrando a Grosio da occidente, dalla chiesa parrocchiale di San Giuseppe si prosegue fino a trovare e seguire le indicazioni sulla sx per la val Grosina. La via asfaltata prende quota verso Ravoledo offrendo ampia visuale su Grosio. Vari tornanti precedono un lungo taglio a mezza costa. Dopo 6,5 km da Grosio si è a Fusino, dove è necessario acquistare il permesso di transito  all'apposito distributore presso la chiesa. Ignorata la deviazione per Malghera, si insiste a N lungo la val Grosina Orientale (con molta neve però può succedere di dover lasciare la macchina appena oltre Fusino!). Dopo 14 km da Grosio, poche centinaia di metri prima del suggestivo agglomerato di Eita, vi è sulla sx la deviazione per Vermulèra (m 1670 ca.). Si lascia l'auto nei pressi del bivio.
 Itinerario sintetico:Fusino (m 1203) - Frassuolo (m 1780) - monte Arpesèl (m 2756) - Vermulèra (m 1932) - Stabine (m 1821) - bivio Eita/Vermulèra (m 1670 ca.) - Fusino (m 1203). 

Tempo previsto: 7 ore.
Attrezzatura richiesta: da scialpinismo, kit autosoccorso in valanga, ramponi, rampanti e piccozza.
Difficoltà/dislivello: 3 su 6 / 1550 m.
Dettagli: BS. Pendii fino a 35°.  Alcuni punti tra la quota m 2556 e la cima del monte Arpesèl sono da affrontarsi a piedi.
Mappe: SeTe Map, Cartografia escursionistica della Comunità Montana Valtellina di Tirano. Val Grosina Val Poschiavo Mortirolo, 1:25000.






Oggi, San Valentino, neve ce n'è a sufficienza da interrompere la strada appena sopra Fusino e garantire un fondo adeguato agli sci nella salita lungo la soliva spalla SE del monte Arpesèl. Perciò lasciamo l'auto a Fusino (m 1203) nei pressi della chiesa, da dove una ghiacciata discesa sulla strada per Malghera ci porta ad attraversare il torrente al cospetto del muraglione della diga. Saliamo quindi al dritto i prati a dx della strada fino a intercettare e seguire la carrareccia per Biancadino. Questa si svolge nel fitto del bosco, con molti tornanti, ed emerge alla luce solo in corrispondenza di radure ospitanti manipoli di baite. La più grande di queste è quella che la carta CNS indica come Frassuolo. Al terzo tornante (m 1920 ca.) che segue Frassuolo, scavalchiamo la spalla SE del monte. Inizia il lungo traverso pianeggiante che porta alla scarpata a S di Biancadino. Dopo non molto c'è una radura. Abbandoniamo la strada e proseguiamo per la ripida e poco marcata valletta sulla dx. Guadagnati 350 metri di dislivello, ci spostiamo a dx a monte di alcuni roccioni e rimontiamo la dorsale SE. Siamo fuori dalla vegetazione ad alto fusto e con percorso facile quanto panoramico vinciamo il dislivello residuo per il monte Arpesèl (m 2756, ore 4:30), dovendo solo prestare attenzione nell'ultimo tratto alla neve dura e alle rocce affioranti.
Tolte le pelli, ci gettiamo nella conca a N della montagna, tenendo la sx per imboccare il canalone con cui la valle dell'Arpesèl sfocia in quella di Avedo. Nel fondovalle (m 2100 ca.) pieghiamo a dx. Lungo il sentiero estivo prima e la strada poi (questa ha inizio da Vermulera) perdiamo quota fino a ritrovarci sulla Fusino-Eita. Purtroppo la neve bagnata non fa più scivolare gli sci. In dx idrografica scavalchiamo un paio di slavine. Al ponte del Fulin passiamo in sx idrografica. 2 km spingendoci con le braccia, qualche metro con gli sci in spalla e rieccoci a Fusino (m 1203, ore 2:30).

Resti delle devastazioni dei venti autunnali.

Fulin.

Fulin.

A m 2500. Pochissima neve sulla dorsale.

Giovanni fotografa le vette della val di Sacco.

La conca a N della vetta in cui ci getteremo.

Discesa nella valle dell'Arpesel.

Discesa nella valle dell'Arpesel.

Discesa nella valle dell'Arpesel. Questo è il ripido canale che sfocia poco sopra Vermulera.

Scendendo al cospetto delle cime di Redasco.

Ultime luci su Eita.



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