martedì 16 aprile 2013

Gipeto e valanghe sul Corno di Braccia



15 aprile 2013: sto tentando di ripercorrere il versante NE del Corno di Braccia per completare la discesa con gli sci già tentata a febbraio. La giornata è molto calda e la neve flaccida. Sono da poco uscito dal bosco e sto attraversando il canalone principale dell'anfiteatro sopra l'alpe Girosso, quando
sento un boato accompagnato da un forte vento: si è staccata una delle tremende valanghe che flagellano il versante della montagna.
Mi porto velocemente nella stretta striscia che separa due grandi colatoi valanghivi. Non capisco subito cosa sta sucedendo nè da quale direzione provenga il rumore, ma a breve ecco alla mia sx la valanga che rovina a valle. La furia della neve è a soli 2 metri da dove mi trovo. Rinuncio al Braccia e fuggo in terra sicura sul rialzo dell'alpe Girosso; in meno di mezz'ora assisto a 3 altre grosse valanghe, oltre allo splendido volo di un gipeto intento a smembrare la caracassa di un animale e portarla al suo nido.


Il gipeto (dal greco gyps = avvoltoio e aetos = aquila) è dal punto di vista morfologico un incrocio fra l'aquila e l'avvoltoio. Ha il corpo più snello e le ali più strette rispetto agli avvoltoi, con piume timoniere e remiganti più lunghe. Osservandolo in volo presenta una linea più simile a quella di un grosso falcone che a quella di un avvoltoio. L'adulto può raggiungere una lunghezza di 110-115 cm (la sola coda, a forma di cuneo, misura 42–44 cm), con un'apertura alare di 266–282 cm e con un peso di 5–7 kg.
Il gipeto si ciba quasi esclusivamente di carcasse di animali, di cui utilizza in particolare le ossa (circa il 90% della dieta). Infatti è un osso il bottino che trasporta nelle foto seguenti.
L'ampia apertura della bocca, la parete dell'esofago indurita da cheratina e l'assenza di gozzo, permettono all'animale di inghiottire ossa anche di 20–30 cm di lunghezza. Grazie ai suoi succhi gastrici altamente acidi è in grado di sciogliere i sali minerali contenuti nelle ossa, mentre altri rapaci sono costretti a rigettarle poichè non sono in grado di digerirle.
Altra curiosità è la longevità del gipeto, che vive allo stato naturale fino a 20-25 anni (addirittura 40 in cattività).



Il Corno di Braccia dall'alpe Girosso. Indicato il tracciato per il versante NE che avevo già percorso il 5 febbraio 2013.

Il Corno di Braccia da N. Indicato in verde il tracciato per il versante NE che avevo già percorso il 5 febbraio 2013. Valanghe e neve pesante mi convincono (per fortuna) a rinunciare e rinviare il tutto al prossimo inverno.
Il gipeto.


La forza distruttrice della III valanga scesa in meno di mezz'ora. Poco fa mi trovavo proprio fra quei mughi che verranno travolti dalla neve.

Il gipeto porta via un pezzo della carcassa di un animale.

Il gipeto porta via un pezzo della carcassa di un animale.

In volo è maestoso, i suoi colori davvero affascinanti.


5 commenti:

  1. Valangone paura! Meglio vedere il video che esser lì di persona, col gipeto che ti vola sopra in attesa di smontare la tua carcassa...

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  2. Fantastico il gipeto, creatura formidabile e utilissima per l'ecosistema! Ma qualcuno ha avvisato il pennuto che in Valmalenco - con la scusa di fare birdwatching per anziani e portatori di handicap - potrebbero organizzare partite di bracconaggio con tanto di autorizzazione?
    Mi fa piangere il cuore vedere la scelleratezza di certi amministratori, così ciechi anche dinnanzi al tesoro che madre natura custodisce sulle nostre montagne, ma ipervedenti quando adocchiano la possibilità di fare speculazioni o favorirle!!!!!!!

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  3. Grazie Beno,
    un filmato veramente impressionante che, meglio di tante parole, illustra la forza della natura.
    Le foto del volo, magnifico, del gipeto con i resti di una carcassa animale sono poi la migliore conferma di quanto la natura, se rispettata, sappia gestire nel modo migliore le esigenze di ciascuno dei propri componenti animali, vegetali minerali e altro ancora

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  4. Beno, complimenti per la mano ferma anche in quella situazione a dir poco rischiosa. veramente una grande testimonianza. spettacolari le foto del gipeto... ma quello era un femore umano???!!!
    ciauz

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  5. Bellissimo filmato, non sono di quelle zone (abito a Giaveno, TO) ma ci sono stato due volte per il trek della Valmalenco. Luoghi bellissimi, panorami mozzafiato.

    Un grazie dalla val Sangone.

    Maurizio

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