lunedì 30 giugno 2014

Lago dell'Acquafraggia e pizzo Galleggione (m 3107)

Il pizzo Galleggione è la poderosa montagna che domina la sponda settentrionale della val Bregaglia italiana. È ben visibile da Chiavenna, ma addirittura da alcuni lidi del lago di Como. La salita non è difficile, ma molto lunga e faticosa, seppur cadenzata dalla visita ad antici e suggestivi nuclei alpestri ancora splendidamente conservati.

Il lago dell'Acquafraggia e il pizzo Galleggione. In rosso la traccia di salita, in viola quella di discesa.


Partenza: Borgonuovo (m 450).
Itinerario automobilistico: da Chiavenna si prende per il passo del Maloja e velocemente si è a Borgonuovo. Parcheggiare nei pressi della chiesetta.
Itinerario sintetico: Borgonuovo (m 450) - Savogno (m 932) - Dasile (m 1032) - Corbia (m 1323) - quota 1890 - Seregna - Ponciagna (m 1790) - laghetto di Piangesta (m 2068) - lago dell'Acquafraggia (m 2043) - pizzo Galleggione (m 3107) - lago dell'Acquafraggia (m 2043) - Ponciagna (m 1790) - Sant'Antonio (m 1200) - Savogno  - Borgonuovo..
Tempo per l'intero giro: 14 ore.
Attrezzatura richiesta: utili se c'è neve in quota ramponi e piccozza.
Difficoltà/dislivello in salita: 3.5 su 6 / 2800 m .
Dettagli: Alpinistica f+.  EE fino al lago dell'Acquafraggia su sentieri segnalati anche se a tratti poco evidenti. Si raggiunge la vetta per uno dei canali nevosi che solca la parete SO del pizzo Galleggione e si scende per l'altro. Pendenze fino a 45°.
Mappa: 
- Kompass n.92 - Valchiavenna e Val Bregaglia, 1:50000
- CNS n. 1276 Val Bregaglia 1:25000 e n. 1275 Campodolcino 1:25000

CARTA DEL PERCORSO sulla base della Swisstopo, che ne detiene il copyright. In rosso la traccia di salita, in giallo quella di discesa.

La nostra gita inizia lunedì mattina alle 8, dopo aver posto Gioia a Lecco che ha perso il treno delle 5:32 da Sondrio. Niente val Belviso, che era in programma, dirottiamo sulla Valchiavenna.
C'è sbarramento da N mentre ci dirigiamo a Chiavenna. Scegliamo una gita sull'orografica dx della val Bregaglia italiana. Obbiettivo: conoscere meglio quei versanti. Se poi ci scappa una vetta, ben venga. Caspoc' deve essere al lavoro alle 22, quindi abbiamo un bel po' di ore davanti.
Lasciamo l'auto a Borgonuovo e facciamo il rituale pellegrinaggio alle cascate dell'Acquafraggia, oggi incredibilmente gonfie di acqua che si nebulizza per centinaia di metri attorno all'imponente salto.
Dalla chiesetta prendiamo il sentiero per Dasile e Savogno, quindi le deviazioni per quest'ultimo. Ci sono molte varianti possibili, tutte ben segnalate, che si intrecciano tra boschi, ruscelli e rocce. Intercettata la via principale per Savogno, la famosa mulattiera selciata e scalinata, arriviamo al bel borgo alpestre (Savogno, m 932, ore 1:30). Visita di rito alle case e alle viuzze, poi attraversiamo il torrente e ci portiamo al vicino e rivale agglomerato di Dasile (m 1032).
Qui le abitazioni son meno belle, ma il paesaggio è molto più aperto, spaziando da Chiavenna alla val Bondasca - dove le cime di Badile e Cengalo sono tutte innevate.
Sulla dorsale del monte ci alziamo fino ai pascoli di Corbia (m 1373, ore 1:15), un formidabile balcone sulla Valchiavenna che si stede fino ai m 1500. Nel tragitto incontriamo anche un fungiàt che ha avuto una mattinata poco redditizia e 3 ragazzi che sono a spasso col cane.
Insistendo a N ci portiamo alle baite superiori, tutte abbandonate, quindi ai piedi di un salto di rocce, che costeggiamo verso dx fino a scavalcare la dorsale nei pressi della quota m 1890 e addentrarci nella valle dell'Acquafraggia. Ha inizio un lungo traverso su un sentiero molto stretto che tra vallecole e costole ci porta, facendoci perdere anche quota, dapprima alla diroccata Serigna, poi alle casette in pietra di Ponciagna (m 1800 ca.). Un faticoso strappo vinto con vai tornanti ci fa affacciare al lago dell'Acquafraggia. Noi però pieghiamo a sx e scegliamo le rive del più piccolo lago di Piangesca (m 2068, ore 2) per il pranzo e il seguente riposino.
Costeggiato il lago dell'Acquafraggia da S puntiamo ai pendii occidentali del pizzo Galleggione, ben visibile in alto è tutto sporco di neve fresca.
Il versante SO è solcato da due canali nevosi.
Per la salita prendiamo il canale di sx, quello che scende direttamente dalla vetta e che imbocchiamo da circa m 2600 dopo un po' di avventure sulle pietre mobili. Lo saliamo picca e ramponi, senza problemi (pendenze fino a 45°... o forse anche meno ma io ero proprio cotto).
Un breve tratto di cresta (N) ci porta all'ometto di vetta, affiancato dal segnale trigonometrico e sulla linea di confine tra Italia e Svizzera (pizzo Galleggione, m 3107, ore 3).
Il panorama è formidabile, dal pizzo Stella a Chiavenna, dalla valle Aurosina, alle cime della Bregagli italiana, a quelle della val Bondasca, fino a girare a N sulle valli della Svizzera.
Il vento freddo che ci ha perseguitato tutto il giorno rende l'aria limpida.
Per la discesa prendiamo il canale più basso, dato che la lingua nevosa si porta fino ai m 2400. È tutto velocissimo, specie per il Capoc' che vien giù correndo senza ramponi. Io mi limito a rotolare e scivolare col culo perchè sulla neve che sotto è dura e sopra è marcia non riesco proprio a tenere l'equilibrio.
Riaffianchiamo il lago dell'Acquafraggia, poi giù a tutta per il sentiero fino a Ponciagna. Dobbiamo recuperare il tempo perso nei vari sonnellini! 
Da Ponciagna non torniamo a Corbia, ma insistiamo nella valle dell'Acquafraggia per un tracciato senza dubbio più sbrigativo. Alpigia, Prati, Sant'Antonio. Nei pascoli ci sono le mucche. Poco più in basso ricominciano le scalinate e il selciato.
Savogno, oltre 3000 gradini e rieccoci stanchi e sudati a Borgonuovo in sole 2 ore dalla vetta del Galleggione.
Sono le 19:30.

Sguardo sulla Valchiavenna e Chiavenna dai pressi di Savogno. 
Tra le case di Savogno.
Savogno: il campanile e la casa dell'Arciprete. Qui 150 anni fa fu parroco don Guanella.
Savogno dal sentiero per Dasile.
Oltre a noi, altri 2 asini a Dasile.
Le baite basse di Corbia.
Savogno da Corbia. 
Rododendri al lago dell'Acquafraggia.
Il lago di Piangesca e il pizzo di Sommavalle.
Il lago dell'Acquafraggia dalle pendici del Galleggione.
Gli ultimi metri per la vetta del Galleggione.
Panorama verso la Svizzera. 
Panorama verso la val Bregaglia.
Tracce di salita e discesa e l'alpe Lago Dentro.

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