venerdì 12 luglio 2013

Vipera aspis mangia lucertola

Oggi non ci siamo dedicati alle scalate, ma a una passeggiata in val Bodengo di cui vi parlerò nel prossimo post e nel numero autunnale della rivista.
Durante l'escursione , precisamente nei pressi delle forre ai piedi dell'alpe Valle di Sotto  (m 1350), ci siamo spostati dal sentiero per ammirare le escavazioni che l'acqua ha fatto nelle rocce e le suggestive e profumatissime fioriture di maggiociondolo. Su una piodessa, nei pressi di una pozzanghera ricca di girini, abbiamo visto una piccola vipera aspis (35 cm) che aveva appena ucciso una lucertola grande circa quanto lei. La stava trascinando fuori dall'acqua per ingoiarla.
Per le foto ero a 40 cm dal serpente che pareva essere disturbato solo dai miei movimenti e non dalla mia presenza.
Ci siamo seduti accanto a lei e, dopo un buon quarto d'ora di iniziale diffidenza reciproca, la vipera ha ripreso il suo pasto riuscendo in un'impresa che a prima vista poteva apparire impossibile: ingoiarsi la lucertola.

Vipera aspis vs lucertola
La vipera aspis accanto alla lucertola che ha appena ucciso.
Ci ha messo circa mezz'ora e, a dirla tutta, gli ultimi 3 cm di coda proprio non volevano entrare.
Un bellissimo spettacolo della natura, al termine del quale anche il predatore era consapevole che di lì a qualche giorno sarebbe stato estremamente vulnerabile perchè finchè la lucertola non verrà assimilata il serpente sarà molto lento e potenziale pasto per i rapaci.
Vi propongo la sequenza fotografica del pasto dandovi due dritte per realizzare immagini di questo tipo.
Innanzitutto serve un obiettivo macro, la scena non è statica e inoltre, non avendo il cavalletto, serve accorciare i tempi di scatto. Per fare ciò si può aprire del tutto il diaframma, ma questo porterebbe ad avere pochissima profondità di campo, oppure si possono alzare gli iso e tenere un onesto f.8.
Dato il poco contrasto tra lo sfondo di granito e la muta della vipera, spesso la messa a fuoco automatica fallisce, per cui è necessario mettere a fuoco in manuale. Per vedere le foto in grande cliccateci sopra.
Obiettivo usato: tamron 18-250 di II macro
Fotocamera: pentax k5
Uccisa la lucertola, la vipera la porta fuori dall'acqua dimostrandosi più abile di David Hasselhoff in Baywatch.
La vipera torna sulla preda solo dopo che questa è morta, perchè dei movimenti bruschi di quest'ultima potrebbero danneggiarle i denti veleniferi.
Accortasi della nostra presenza la vipera si altera un po' e abbandona momentaneamente la preda.
Si sposta dalla sua postazione per controllare che in giro sia tutto tranquillo. A quanto pare non ci vede moltissimo: noi siamo immobili a meno di un metro e lei non si accorge della nostra presenza.
Tranquillizzata torna accanto al corpo del delitto.
Come si vede dall'immagine la lucertola è delle stesse dimensioni del serpente.
Qui visti di spalle. Notare la caratteristica forma triangolare della testa dell'aspide.
Ci siamo mossi e ci ha visto, così si gira e cerca di annusarci con la lingua, visto che è sulla lingua che la vipera ha disposto i sensori olfattivi e non come noi uomini nel naso.
Da questa immagine si vede chiaramente il profilo della testa col naso rivolto leggermente verso l'alto e le labbra bianche, caratteristiche che distinguono inequivocabilmente la vipera aspis dalla vipera berus (marasso).
Rieccola accanto alla lucertola che si posiziona per il pasto.
Pronti... via. Stranamente il serpente non si posiziona di fronte alla lucertola ma inizia a ingoiarla di lato.
Prima la testa e per farla passare si deve letteralmente smascellare.
È il momento più lungo, i primi centimetri.
Il collo.
Eccoci alle zampe.
Passan giù che è un piacere, e senza nemmeno un bicchiere di buon chianti.
Poi l'addome e le zampe posteriori.
Ed ecco la coda.
La vipera pare bella pienotta e visibilmente ingrassata.
Questi ultimi centimetri di coda sono davvero faticosi.
Grande smascellata.
Meno 5.
Meno 4.
Meno 3 cm. Si noti il tozzo dente velenifero e l'occhio con la pupilla a taglio verticale.
Mastica, mastica, ma non ci sta più niente.
Così la vipera decide di andarsene in un luogo più appartato con ancora gli ultimi cm di lucertola che le avanzano fuori dalla bocca.
La digestione è, come scriveva Antonio Boscacci nel n.18 de LMD, una faccenda lunga che necessita di
alcuni giorni di tempo, di solito due o tre, ma a volte anche di più. In queste condizioni l’animale si presenta lento e pigro e diventa più facilmente vittima dei suoi nemici.



2 commenti:

  1. Bell'esemplare di Vipera aspis francisciredi e buona documentazione, bravi.

    Matteo
    www.matteodinicola.com

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  2. Ottimo reportage su vipera che ingoia!
    Ora mi aspetto quello sulla Pitonessa Santanchè che ingoia......

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